Opere trafugate 50 anni fa

Tornano in Diocesi 107 ex voto

Oltre 5mila dipinti ex voto, di un periodo compreso tra il XV ed il XX secolo, sono stati restituiti alle Diocesi italiane dal Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Fra le opere tornante nelle mani dei legittimi proprietari ci sono anche 107 tavolette (supporto di legno o di tela) della nostra diocesi.

“L’attività dei Carabinieri – dice don Andrea Straffi, responsabile dell’Ufficio Arte Sacra – si è svolta nella massima riservatezza. Siamo stati contattati e questo piccolo patrimonio di arte e fede popolare ora ritornerà nei Santuari da cui è stato sottratto. I nostri ex voto provengono per la maggior parte dalla Valtellina: 43 da Morbegno, 21 da Mazzo, 12 da Grosotto, 11 da Tovo e 6 da Piantedo. 9 poi sono del Santuario del SS. Crocifisso, 3 da Livo e due da S. Fermo. Le opere si collocano fra il XVIII ed il XIX secolo. Riportano tutte, sul retro, l’indicazione dell’anni in cui il collezionista le ha acquistate, fra il 1950 ed il 1970, immaginiamo da botteghe e mercatini, mentre si trattava di beni artistici vincolati. Stiamo contattando le parrocchie di provenienza e poiché sono assenti da oltre mezzo secolo, nemmeno si sapeva della loro esistenza!”.

Attualmente l’Ufficio Arte Sacra sta procedendo a catalogare gli ex-voto, inventariarli e studiarli: tutti necessitano di pulitura, mentre per alcuni si parla dell’opportunità di un vero e propri restauro. “Con le parrocchie ci stiamo confrontando anche su questo aspetto: non solo la restituzuione, ma anche la sistemazione”.

Dal punto di vista pittorico “le opere sono molto semplici, ma il loro valore in termini di umanità e devozione non è misurabile. Tornano al popolo che le ha generate. Ogni tavoletta è una storia di dolore e di grazia: un messaggio fortissimo che passa attraverso segni sobri, essenziali e genuini”.

L’articolo completo è consultabile su Il Settimanale nr. 16/17 del 18 aprile 2019.