Sovvenire ai bisogni della Chiesa

La Chiesa è comunione con Cristo e con i fratelli. Da subito i seguaci di Gesù condivisero la parola, l’eucaristia e i beni materiali. (Atti 2, 42 – 47)

La fonte principale del finanziamento della Chiesa sono le offerte dei fedeli. In Italia, dopo la riforma del Concordato del 1984, abbiamo un finanziamento indiretto da parte dello Stato attraverso la destinazione dell’8 X mille dell’Irpef. Ogni anno ci sottoponiamo democraticamente al giudizio dei fedeli: se operiamo bene firmeranno a favore della Chiesa Cattolica, oppure a favore di un’altra confessione religiosa o dello Stato.

Nel 2016 ha firmato per la Chiesa Cattolica l’81,23%, i firmatari sono stati 18.317.796 su 41.414.154 di contribuenti. Molti non sono più obbligati a fare la denuncia dei redditi e l’INPS non fornisce più i CU, per cui è difficile raccoglierli. La via più semplice è quella di informare coloro che non sono obbligati a fare la denuncia dei redditi che anche loro possono scegliere la destinazione dell’8 X mille utilizzando i moduli prestampati inviati nel materiale pubblicitario ad ogni parrocchia o scaricandoli dal sito di Sovvenire, aiutando gli interessati a scrivere sul modulo i dati anagrafici richiesti e a firmare nello spazio apposito e a piè pagina. Ogni parrocchia, nelle due date annuali destinate alla sensibilizzazione dei fedeli, riceve del materiale di propaganda. Quasi in ogni consiglio degli affari  economici c’è un referente parrocchiale. I parroci, con il referent,i si preoccupino di organizzare le due giornate almeno con una monizione nelle messe e con la distribuzione dei volantini.

Da alcuni anni la CEI propone un concorso con un progetto di utilità sociale dal titolo Tutti X tutti  (www.tuttipertutti.it) che prevede un incontro formativo (www.sovvenire.it/incontriformativi ). A tutti i concorrenti viene dato un contributo economico. Trova difficoltà a crescere il secondo pilastro della riforma, cioè le offerte liberali, deducibili dall’imponibile delle tasse. Nel 2016 in Italia ci sono state 99.906 offerenti per un totale di € 9.365946,11, in diocesi di Como 1.288 offerenti per un totale di € 121.768,62. Si può fare di più. Le parrocchie, soprattutto per la giornata di novembre possono ricordare anche questa possibilità di sovvenire ai bisogni della Chiesa, distribuendo la rivista Sovvenire, i bollettini con il conto corrente postale o mettendo in chiesa il bussolotto che raccoglie un euro al mese per i sacerdoti.

Noi stessi e la Diocesi  abbiamo di ritorno dei vantaggi economici. Nel 2016 la diocesi di Como ha ricevuto dalla CEI € 7.493.085,18 assegnati in questo modo: culto e pastorale € 1.050.263,01; Carità € 978.541,64; sostentamento del clero € 4.537.710,97; edilizia di culto € 593.450,00; beni culturali € 333.119,56. Le parrocchie che ricevono un contributo dovrebbero farlo sapere ai fedeli o parlandone sul bollettino o esponendo un cartello sull’opera stessa. Questo meccanismo di collaborazione tra Chiesa e Stato sta in piedi se noi lo sosteniamo.